A Natale, via libera al gioco: è una ‘terapia’ per i piccoli
Approfitta del Natale e gioca di più con i tuoi figli. Non è questione soltanto di migliorare il rapporto genitori-figli, ma anche del ruolo terapeutico che le attività ludiche svolgono nella vita dei piccoli. Insomma il gioco dovrebbe essere “prescritto” come un farmaco: lo affermano i pediatri della American Academy of Pediatric in un position paper, pubblicato sulla rivista dell’associazione. Il gioco, precisano, non è solo divertimento ma una opportunità preziosissima per il loro corretto e armonico sviluppo.
Una indicazione che i pediatri indirizzano soprattutto ai genitori che ‘riempiono’ troppo il tempo libero dei più piccoli, sin dai primi anni di vita. «I genitori – precisano gli esperti – fanno a gara a chi programma più ‘opportunità di arricchimento’ e attività per i bambini a discapito del tempo da dedicare al gioco libero, alla lettura di favole della buonanotte o alla condivisione in famiglia dei pasti serali. A ciò si aggiunge il fatto anche le scuole hanno ridotto alcuni momenti e attività ludiche come l’intervallo, le ore di educazione fisica, l’arte e la musica per formare e educare i bimbi con lezioni propedeutiche e di approfondimento». Non pensando però che il gioco ha un ruolo fondamentale nello sviluppo corretto del bambino perché favorisce il miglioramento e consolidamento delle strutture e funzioni cerebrali, specie quelle esecutive e di apprendimento, insegnando al bambino anche a focalizzare gli obiettivi, ad aumentare le capacità di concentrazione e diminuendo le occasioni di distrazione.
«Il gioco – concludono gli esperti – è anche una opportunità per i piccoli per scaricare tensioni e stress. Il nostro documento vuole essere dunque anche un invito ai medici a prescrivere con funzione ‘terapeutica’, il gioco».
Francesca Morelli